Conversione di programmi RPG 5250 in programmi RPG CGI

Patrimonio software delle aziende
Ogni azienda ha un patrimonio software frutto di anni di esperienza e di continui adeguamenti alle proprie necessità applicative ed organizzative.
E’ vero che in tale patrimonio sono a volte presenti anche programmi o soluzioni tecnico-applicative ormai obsolete.
Ma è anche vero che la parte più significativa di tale patrimonio è costituita da programmi e soluzioni che sono andate sempre più affinandosi per rispondere sempre meglio alle necessità dell’ azienda, a volte addirittura dettando la giusta struttura organizzativa.

Valorizzare il patrimonio aziendale
Se il software di un’ azienda è largamente insoddisfacente è chiaro che va rifondato, con le tecniche che si riterranno più adeguate a seconda del caso in questione.
Ma se non è così (e dovrebbe essere il caso più frequente) non ci si può permettere di gettare alle ortiche il patrimonio accumulato nel corso degli anni.
Tale patrimonio va salvaguardato innestando su di esso le innovazioni introdotte dalle nuove tecnologie.
Solo in tal modo le nuove tecnologie aiutano a crescere, diversamente sono solo delle mode sul cui altare si corre il rischio di sacrificare anni di proficuo lavoro.

Le nuove tecnologie – il web
Andare in WEB non è sicuramente una moda, ma un’ ottima opportunità per accelerare e snellire tutta una serie di operazioni con clienti, fornitori, agenti ecc. Per non parlare del commercio elettronico.
Andare in WEB in maniera intelligente è un valore aggiunto necessario ormai per tutte le aziende.
Andare in WEB “costi quel che costi” è un grave errore.

Le nuove tecnologie – interfaccia utente
Le nuove tecnologie hanno portato nuove vesti grafiche e funzioni di ipertestualità e multimedialità di sicuro interesse e grande funzionalità.
Inserire tali nuove interfacce utente è sicuramente un arricchimento importante del software applicativo
Questo però va fatto senza perdere nulla della funzionalità attualmente esistente.

La problematica
Come entrare nel WEB con le proprie applicazioni RPG 5250 ed introdurre in esse le nuove interfacce utente, magari anche gradualmente, senza perdere nulla della attuali funzionalità e soprattutto senza dover necessariamente riscrivere il software ?

La modifica delle applicazioni 5250
Abbiamo visto che, tutto sommato, non è affatto difficile scrivere programmi RPG CGI che, essendo richiamabili da browser, siano accessibili da WEB ed utilizzino le nuove interfacce tipiche di Windows.
Se invece si vogliono modificare i programmi 5250 già esistenti in modo che l’ I/O con il device WORKSTN sia sostituito da quello con il browser, questo ha qualche complessità in più, ma ha il vantaggio di mantere inalterate logica applicativa e funzionalità dei programmi.

soluzione
grazie al software di conversione denominato appunto “Conversion 5” si è in grado di effettuare automaticamente gran parte del lavoro di conversione. L’ intervento manuale si riduce a casi particolari o dove occorra un minimo di interpretazione della logica elaborativa.

ILE CGI vs JAVA (2), convertibilità dei programmi

Nel secondo post riguardante il confronto tra le modalità con le quali accedere al web mediante AS/400, posso affermare che è ragionevolmente semplice convertire i programmi da modalità 5250 a modalità CGI. Occorre infatti agire solo sulle routines di I/O verso il 5250. Questo si può fare sia manualmente che con appositi tool. Anche la conversione dei formati 5250 può avvenire manualmente, ma l’ uso di un tool è largamente consigliabile.

Per JAVA “puro” non è possibile convertire i programmi ed occorre riscriverli ex-novo tenendo presente che in tale contesto non sono disponibili le funzioni dell’ i5/OS (come lista librerie, override, individuazione dell’ utente corrente e criteri di riservatezza e security) ed anche per l’ accesso al data base occorre agire diversamente.

Per Java con Toolbox for Java non è possibile la conversione ma alcune funzioni i5/OS sono disponibili.

Per “Java col modulo run” ed utilizzo del convertitore la conversione è completa e rapida. Viene in tal caso effettuata una conversione uno-a-uno tra ogni singola istruzione del programma originario e un nuovo gruppo di istruzioni JAVA. Il rischio è di ottenere qualcosa che non è più né RPG né JAVA (di JAVA avrebbe solo la struttura formale, ma non sostanziale).

Se invece non si utilizza il convertitore ma solo il modulo “RUN” non è possibile convertire ma occorre riscrivere tutto il programma, avendo però disponibili le funzioni dell’ i5/OS.